Era il 2011 quando sul binario 15 della stazione Ostiense di Roma, proprio dove oggi si trova il negozio Eataly, sorgeva una tendopoli. Lungo quel binario è avvenuto l’incontro tra alcune operatrici del terzo settore e la comunità di migranti afghani che via via trovavano rifugio in quelle tende. Questa è la scintilla che ha dato vita all’associazione Binario 15, nata il 1 aprile del 2011 proprio con l’obiettivo di tutelare e supportare i diritti dei migranti, con particolare attenzione verso minori, donne, rifugiati e richiedenti asilo politico.

Per celebrare 10 anni di impegno, in particolare al fianco della comunità afghana di Roma, abbiamo pensato con la collaborazione di Frontiere News e UNIRE (Unione Nazionale Italiana per Rifugiati ed Esuli) di organizzare un incontro online dedicato alla migrazione afghana in Europa e alla sua evoluzione durante i 10 anni di vita di Binario 15.

Particolare attenzione è stata data al tema della condizione delle donne afghane nel loro paese e in Europa, dove spesso arrivano grazie ai ricongiungimenti familiari. Questo, insieme alla tutela dei minori stranieri non accompagnati, è uno dei temi più cari a Binario 15 che dal 2016 porta avanti un progetto rivolto alle donne migranti. L’obiettivo è quello di contribuire ad incrementare il loro livello di autonomia e partecipazione contrastando il rischio di emarginazione sociale e isolamento causato dalle difficoltà linguistiche e del mancato accesso a misure di accoglienza e inclusione.

Riportiamo di seguito la registrazione dell’evento e il programma del live streaming andato in onda su piattaforma Zoom con trasmissione in contemporanea sulle pagine Facebook di Binario 15, UNIRE e Frontiere News.

La migrazione afghana in EuropaRagioni, storie, prospettive
Mercoledì 31 marzo ore 18.00-19.30

Interventi:

Lorena Di Lorenzo, Binario 15
Tema intervento: “2011-2021: 10 anni di impegno al fianco della comunità afghana”
Bio: cofondatrice e presidente dell’associazione Binario 15, è laureata in Sociologia e da più di 10 anni lavora nel settore della migrazione collaborando con varie ONG tra cui Terre des Hommes, Medici Senza Frontiere e Medecines Du Monde. Le sue principali esperienze professionali sono legate alla formazione e al supporto psicosociale dei migranti.

Enrico Campofreda, giornalista
Tema intervento: “Il panorama geopolitico in Afghanistan”
Bio: giornalista e scrittore, ha collaborato con diverse testate tra cui Paese Sera, Il Messaggero, Corriere della Sera e Il Manifesto. Attualmente scrive di politica mediorientale per il mensile Confronti e per il suo blog. È coautore di Afghanistan fuori dall’Afghanistan (2013, Poiesis), libro che racconta storie di emancipazione e attivismo nel complesso scenario afghano.

Syed Hasnain, UNIRE (Unione Nazionale Italiana per Rifugiati ed Esuli)
Tema intervento: “La migrazione afghana in Europa”
Bio: rifugiato originario dell’Afghanistan, da 14 anni vive in Italia dove si è laureato in Scienze politiche. Ha collaborato con diverse realtà tra cui Save the Children, Medici senza Frontiere, UNHCR e Università di Tor Vergata. Attualmente collabora con Missing Children Europe ed è presidente di UNIRE (Unione Nazionale Italiana per i Rifugiati e gli Esuli).

Nazifa Haidari, Binario 15 Onlus
Tema intervento: “La prospettiva della comunità delle donne afghane a Roma”
Bio: rifugiata originaria dell’Afghanistan, è arrivata in Italia nel 2002 dopo aver vissuto in Pakistan dove ha studiato Medicina generale. In Italia ha collaborato con varie organizzazioni in qualità di interprete e mediatrice interculturale. Dal 2016 fa parte di Binario 15 e partecipa all’intervento dedicato alle donne della comunità afghana di Roma.

Modera: Joshua Evangelista, giornalista e responsabile editoriale di Frontiere News
Bio: responsabile editoriale di Frontiere News, ha studiato giornalismo a Roma e a Goteborg e scritto reportage da Africa, Medio Oriente ed Europa per Middle East Eye, The New Humanitarian, The Local, Repubblica, Internazionale, l’Espresso e altre testate nazionali e internazionali. Attualmente fa parte dell’Ufficio comunicazione della Fondazione Gariwo.